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Elementi costitutivi del Curricolo orientato alle competenze prosociali

 

Quadro normativo di riferimento

Nel documento  “Life skills education in schools” che OMS pubblica nel 1993. Esso rappresenta vengono declinate le competenze umane e personali di coping per affronatre la vita  e le abilità relazionali: Decision making (assunzione di decisioni), Problem solving (risoluzione dei problemi), Pensiero creativo, Pensiero critico, Autoconsapevolezza, Gestione delle emozioni, Gestione dello stress, Comunicazione funzionale, Empatia, Capacità relazionali.

In  una società interdipendente e globalizzata, il  rapporto ‘Nell’educazione un tesoro’, di  J. Delors (1997) mette in luce la centralità dell’ educazione basata su quattro pilastri:

  • imparare a conoscere,

  • imparare a fare,

  • imparare ad essere e

  • imparare a vivere insieme.

L’Agenda di Lisbona (2000-2010/2020) ricorda alle agenzie educative le sfide della “formazione continua” (long life learning), della costruzione delle “competenze sociali”, delle politiche di promozione, dell’inclusione.

Le Raccomandazioni del Parlamento Europeo (18-12-2006) relative all’acquisizione delle “Key competences” tra le quali le competenze chiave di cittadinanza strategiche per l’apprendimento permanente, affermano che “le competenze personali, interpersonali e interculturali, riguardanti tutte le forme di comportamento, consentono di partecipare in modo attivo, efficace e costruttivo alla vita sociale e lavorativa, come anche di risolvere i conflitti”.

 

In Italia l’ introduzione delle abilità e competenze per la vita è avvenuto ad opera dei governi nazionali a partire dagli anni ’90. 

Con la Direttiva Ministeriale n 58 dell’ 8 febbraio 1996 si comincia a parlare di “Nuove dimensioni formative, educazione civica e cultura costituzione” mentre il  Decreto legislativo n 59/2004 recita testualmente: … attraverso le discipline, non si fa altro che promuovere l’educazione alla Convivenza Civile, e, attraverso questa, nient’altro che l’unica educazione integrale di ciascuno a cui tutta l’attività scolastica è indirizzata

Nella Nota di indirizzo per l’avvio dell’anno scolastico 2006/2007 si parla di competenze chiave che consentono di affrontare efficacemente richieste e compiti complessi che  comportano  non solo il complesso di conoscenze, abilità, atteggiamenti, comportamenti, ma anche l’uso di strategie adeguate alla loro utilizzazione nei diversi contesti e il loro padroneggiamento ai diversi livelli di scolarità dell’intero percorso dell’obbligo”.

La  Legge 169, 30/10/2008 e il successivo Documento di indirizzo introducono  in maniera cogente l’educazione “Cittadinanza e Costituzione” nei curricoli nazionali delle scuole di ogni ordine e grado, al fine di educare le giovani generazioni ai principi della convivenza, della cittadinanza attiva e responsabile, a partire dalla conoscenza e rispetto di sé e dell’altrui identità psico-sociale. Tali concetti vengono ampiamente ribaditi nel Regolamento recante le Indicazioni Nazionali per il Curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo dell’istruzione del 16 Novembre 2012, ove si richiama:

  • la necessità che la “scuola offra supporti adeguati perché lo studente sviluppi un’identità consapevole e aperta”

  • “lo studente è posto al centro dell’azione educativa in tutti i suoi aspetti(…) in questa prospettiva i docenti dovranno pensare e realizzare progetti educativi e didattici non per individui astratti ma per persone che vivono qui ed ora (…) e che vanno alla ricerca di orizzonti di significato;

  • “lo studente al termine del primo ciclo (da: Profilo delle Competenze al termine) in grado di affrontare con autonomia  e  responsabilità…, è consapevole delle proprie potenzialità e del limiti; (…) collabora con gli altri per la costruzione del bene comune esprimendo le proprie personali opinioni e

sensibilità(…); ha cura e rispetto di sé, assimila il senso e la necessità del rispetto della convivenza civile, (…) delle azioni di solidarietà, volontariato;

  • Dimostra originalità e spirito di iniziativa; sa chiedere a dare aiuto.

     

Competenze Prosociali basate sulle componenti dell'agire prosociale secondo il modello TAP Salfi, Monteduro

  • Comunicare efficacemente secondo stili assertivi e prosociali

  • Riconoscere le positività proprie e dell’altro

  • Superare gli stili relazionali passivi o aggressivi

  • Relazionarsi empaticamente nei rapporti interpersonali

  • Riconoscere e rispettare l’altro e le regole

  • Risolvere problemi, valorizzando la creatività e la capacità di giudizio critico

  • Aiutare, collaborare e condividere

 

Evidenze accettabili

Compiti Sociali

Rubriche di valutazione e autovalutazione

Pianificazione di attività secondo la didattica per competenze prosociali

 

Finalità 

  • Educare alle relazioni interpersonali e di gruppo positive, all’interno della scuola e in continuità con la famiglia

  • Prevenire situazioni di disagio e  ridurre la dispersione scolastica intesa non solo come abbandono ma anche e soprattutto come difficoltà a dispiegare pienamente il proprio potenziale d’apprendimento, dando origine a atteggiamenti di  disaffezione, disinteresse, demotivazione, noia, disturbi comportamentali

  • Promuovere l’educazione prosociale come via efficace per coniugare lo sviluppo del singolo con la promozione della comunità .

 

relativamente agli alunni

  • promuovere condotte socialmente integrate e funzionali al benessere personale e sociale

  • stimolare motivazioni forti per un apprendimento significativo e gratificante

  • valorizzare il protagonismo delle giovani generazioni

  • favorire l’autocoscienza personale e collettiva, ampliando l’orizzonte dei rapporti interpersonali

  • prevenire    svantaggi e disagio scolastico

  • orientare verso l’attuazione e la valorizzazione di azioni personali e sociali positive

relativamente ai docenti e alla scuola

  • elevare professionalmente le competenze psico – pedagogico – didattiche e disciplinari;

  • pianificare, orientando al soggetto, l’apprendimento – insegnamento per prevenire la disaffezione al processo di apprendimento dell'allievo e favorire il successo scolastico

  • orientare ed ottimizzare le risorse per il conseguimento degli obiettivi.

relativamente al territorio

  • condivisione di risorse con rete di scuole ed istituti di servizi sociali e alla persona;

  • condivisione di modelli coerenti, autorevoli di comportamento tra adulti all’interno della scuola e in continuità con la famiglia.

  • elaborazione di strategie unitarie e pianificazione di interventi organici e condivisi sulla linea della continuità scolastica

 

 

 

 

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